mercoledì 11 marzo 2009

Crescono gli scambi con l'estero


Milano, 10 mar. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Piu' di una casa editrice su cinque in Italia 'lavora' con l'estero: il 21% delle case editrici italiane che hanno pubblicato una novita' nel 2007 hanno infatti acquistato o ceduto diritti d'autore all'estero negli ultimi quattro anni. Un dato in decisa crescita considerando che, nel 2004, erano il 15% (+75%). Questo il primo dato della seconda 'Indagine sull'import-export dei diritti d'autore in Italia', che sara' presentata il 17 marzo, alle 10.30 nella sede dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) di Milano nell'ambito dell'incontro ''Diritti d'autore come risorsa. Strategie per l'internazionalizzazione dell'editoria italiana''.

La ricerca, realizzata dalla Doxa per conto dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero, con la collaborazione dell'Associazione Italiana Editori (Aie) mette in evidenza dati e informazioni relative ad un lungo arco di tempo (dal 2001 al 2007), che offrono un quadro molto articolato delle politiche editoriali di internazionalizzazione sviluppate in questi anni. La ricerca, basata su 754 interviste a un campione di case editrici italiane che hanno pubblicato almeno una novita' nel 2007, ha messo a confronto il periodo 2004-2007, aggiornando le informazioni dell'analoga indagine del 2004.

Obiettivo della ricerca: analizzare le tendenze in atto negli scambi di diritti tra l'Italia e le diverse aree del mondo con le quali il settore editoriale intrattiene rapporti. I dati raccolti riguardano le quantita' di diritti venduti e comprati suddivisi per generi editoriali e per paese o area geografica di provenienza e destinazione, con particolare attenzione alle dimensioni aziendali.

Boom dei diritti sui libri per ragazzi

Milano, 17 mar. (Apcom) - Boom dell'editoria italiana all'estero: per la prima volta nel settore dei libri per ragazzi l'editoria italiana cede tanti diritti quasi quanti ne compra, cosa che per altro già avviene per i libri d'arte e illustrati. In particolare è nel numero di titoli venduti che l'Italia registra il record, raddoppiando le vendite nel corso dei sette anni tra il 2001 e il 2007. A leggere gli italiani sono soprattutto gli europei ma anche l'Asia ha mostrato un crescente interesse per l'editoria del bel Paese. E' questa la fotografia scattata all'editoria italiana dalla Doxa nell'indagine condotta per conto dell'Istituto per il commercio estero dell'Associazione italiana editori. Tra il 2001 e il 2007 è cresciuto del 75,1% il numero di case editrici che hanno venduto diritti di libri e autori italiani o acquistato diritti di libri stranieri. In termini di titoli, nel periodo in esame, il numero di quelli acquistati dalle case editrici italiane è cresciuto del 43,1% da 5.400 a 7.730. Praticamente raddoppiato, invece, il numero di titoli venduti passato da 1.800 a 3.490 (+93,9%). Se gli acquisti dei diritti restano maggiori rispetto alle vendite in quasi tutti i settori (tranne l'editoria d'arte e illustrata), il tasso di crescita delle vendite è risultato maggiore: tanto per fare un esempio la vendita di diritti di narratori italiani (602 titoli) nei sette anni dell'indagine è cresciuta del 157,3% mentre gli acquisti di libri di romanzieri stranieri (2.316 opere) sono cresciuti con un tasso del +51,8%. L'editoria di libri per bambini ha registrato una crescita del 106,6% (1.004 titoli venduti) mentre gli acquisti sono rimasti sostanzialmente sui livelli del 2001 (+10,5% con 1.384 titoli acquistati nel 2007). La vendita di titoli di saggistica a case editrici straniere cresce del 440% (973 titoli) mentre gli acquisti del 99,3% (2.699 opere). L'unico comparto dove le vendite di diritti nel 2007 hanno superato gli acquisti è quello dell'editoria d'arte e illustrata: 616 titoli (+80% rispetto al 2001) di cui sono stati ceduti i diritti, contro i 264 comprati (-19,8%). Sebbene l'Europa sia risultata il principale mercato di sbocco per il libro italiano, con quasi 8 libri su 10 esportati nel Vecchio Continente, tra il 2001 e 2007 la geografia dei mercati di esportazione è stata ridisegnata. Nel 2001 l'Asia assorbiva il 5,8% dei titoli di cui le case editrici vendevano diritti. Nel 2007 questo valore è pressoché raddoppiato toccando l'11,5%. Verso l'Europa Centro Orientale nel 2001 le case editrici italiane vendevano il 19% dei diritti di edizione complessivamente commercializzati. Sei anni dopo il peso di quest'area ha raggiunto il 30,2%. Sul lato opposto, l'indagine mostra che i Paesi dell'export sono totalmente diversi dai Paesi dell'import: gran parte degli acquisti (il 60,1% nel 2007) sono avvenuti in due Paesi, Regno Unito e Stati Uniti, che sono deboli importatori di titoli italiani (con solo il 7,7%) mentre la maggioranza delle vendite (73%) sono effettuate negli altri Paesi europei, dai quali importiamo solo il 33% dei titoli.

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