mercoledì 29 aprile 2009

News da Torino



da Ansa

La 22/a edizione della Fiera del Libro di Torino sembra avere quest'anno una missione. Dare un messaggio positivo in un momento di crisi e anche di riflessione sugli investimenti alla cultura. Una crisi che comunque non ha per nulla messo in ginocchio l'editoria, apparentemente in ottima salute stando anche a quanto detto alla conferenza stampa di presentazione della Fiera, dal direttore Ernesto Ferrero e dal presidente Rolando Picchioni.

Prova di cio' e' anche il fatto che quest'anno alla Fiera del Lingotto, dal 14 al 18 maggio ci saranno 50 editori in piu' dell'anno scorso, quando gia' furono la cifra record di 1.400. ''In alcuni anni eravamo noi a dover correre dietro gli editori - ha detto il presidente Rolando Picchioni - ora ogni anno bussano new entry''. C'e' poi da aggiungere che i tanto paventati tagli alla Fiera (si era anche pensato per un attimo di renderla biennale) non ci sono stati in quanto gli enti locali e i vari sponsor privati, in primis le Fondazioni bancarie Compagnia San Paolo e Crt, hanno confermato tutti i contributi dell'anno scorso quando il bilancio fu di un milione e 750.000 euro a fronte di 300.000 visitatori.

Comunque qualche piccolo risparmio e' stato fatto: non e' stata realizzata la tradizionale Torre dei libri di Francois Confino (costava 50.000 euro), la festa inaugurale del 13 al Teatro Carignano sara' molto sobria. La Fiera ha inoltre deciso di indagare sulla propria dimensione economica con una indagine affidata alla societa' Fitzcarraldo.

Il tema quest'anno e' l'Io e la relazione con l'altro e lungo questo fil rouge si riflettera' sulle nuove solitudini virtuali, sulla capacita' contemporanea di relazionarsi con il diverso, con l'immigrato, con l'altro da se', ''in un momento in cui - dice Ferrero - sembra prevalere l'edonismo, l'egoismo e una sorta di ateismo sociale''. Anche quest'anno sono tanti i grandi nomi, dal Nobel turco Orhan Pamuk, gia' a Torino nel 2001 prima della laurea svedese, a Salman Rushdie, da David Grossman al grande scrittore cinese Yu Hua, dal poeta franco-siriano Adonis allo svedese Bjorn Larsson, dall'argentino Alberto Manguel agli americani Percival Everett, Todd Hasak Lowy, James Frey e Garth Stein, a John Simenon che ricordera' il padre Georges.

Tanti, anche gli italiani a partire da Umberto Eco che fara' la prolusione inaugurale giovedi', subito dopo l'inaugurazione alla presenza del presidente della Camera, Gianfranco Fini, del ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi, e dei colleghi egiziano Farouq Hosni (l'Egitto e' il paese ospite) e spagnolo Cesar Antonio Molina. Ci saranno poi Gianrico Carofiglio, Erri De Luca, Giorgio Faletti, Claudio Magris, Margaret Mazzantini, Valerio Manfredi, Paolo Giordano, Lidia Ravera, Susanna Tamaro.

Confermati anche il Bookstock Village, dedicato ai giovani (l'anno scorso furono oltre 50.000) e coordinato da Giuseppe Culicchia, l'iniziativa Adotta uno scrittore, Lingua Madre l'Intenational Book Forum (Ibf) dedicato agli scambi dei diritti. (ANSA).
28/04/2009 17:30

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